C'è chi chiama Verbania “un giardino sul lago”, chi la chiama “la città giovane”, chi continua a chiamarla Intra e Pallanza. Certo Verbania è l'ultima nata in Alto Piemonte, fondata nel 1939 proprio dall'unione delle due città di Intra e Pallanza e delle località di Fondotoce, Suna, Trobaso, Cavandone, Zoverallo e Unchio: si può definire, infatti “comune sparso”. Ognuna di queste componenti, però, ha punti d'interesse notevoli! I due centri d'origine sono separati dal promontorio della Castagnola, dove sorgono numerose ville, come la celebre Villa Taranto con i suoi 16 ettari di giardini o la Villa San Remigio.
L’Isolino San Giovanni, a pochi metri dalla costa, a Pallanza, è proprietà della famiglia Borromeo come le isole del Golfo omonimo. Qui a Pallanza, sul lungolago, sorge la collegiata cinquecentesca di San Leonardo, poco lontano dall'imponente mausoleo per il generale Luigi Cadorna. Sempre a Pallanza, sono da vedere l'oratorio romanico di San Remigio e la chiesa rinascimentale della Madonna di Campagna, entrambi monumento nazionale. Passeggiando nel borgo, sul lungolago, vale una visita il Museo del Paesaggio, con una sezione interessantissima dedicata alla gipsoteca dello scultore Paolo Troubetzkoy.
Intra, che vanta un nucleo medievale ancora ben leggibile nelle vie dello shopping, è punto di partenza del traghetto che collega a Laveno, sulla sponda lombarda (c'è anche il trasporto autoveicoli). Nel centro storico, la basilica di San Vittore, su un'antica chiesa di V secolo, è importantissima da quando, nel 1992, San Vittore è stato proclamato patrono di Verbania con una cerimonia di benedizione del lago.
A Villa Giulia e in diverse altre sedi hanno luogo le tante manifestazioni che animano la stagione turistica tra la primavera e l'autunno: concerti, mostre e le settimane dedicate al tulipano, all'orchidea, all'azalea e alla camelia. Gli amanti della natura trovano invece nella Riserva Naturale Speciale di Fondotoce un ecosistema unico e protetto. Ecosistema “lago” simboleggiato anche dal nuovo teatro di Verbania, Il Maggiore, inaugurato nel 2016 e progettato dall'architetto spagnolo Salvador Perrez Arroyo ricordando la forma dei ciottoli del lago.
Un pò di Storia - by Franco Grosso
Il torrente San Bernardino che porta al lago le acque della Val Grande, separa da sempre le case di Pallanza da quelle di Intra. Nel 1939, anche contro il volere di qualcuno, si decise di unire le due municipalità creando il nuovo comune di Verbania. Ma le due cittadine hanno mantenuto una distinta fisionomia e di fatto si danno di spalle con l’aiuto della Punta della Castagnola, la penisola che chiude a levante il Golfo Borromeo, creando uno dei luoghi tra i più belli d’Italia.
Pallanza è più aristocratica, ostenta sul lago il Mausoleo dedicato a Luigi Cadorna, generale della Prima Guerra Mondiale, apre la bella Piazza Garibaldi a filo delle acque e spesso ne va sotto, quando il lago cresce ed esce dai suoi limiti.
Sul lungolago si trova Villa Giulia, un tempo residenza della Famiglia Branca. La loro azienda produceva un famoso liquore, chiamato “fernet”, ma nel 1932 la villa passò all’Azienda di Soggiorno che la trasformò in un Casinò Municipale. Ora è sede di mostre e di eventi, ha un bel giardino sul lago e conserva bene il fascino liberty della Belle Epoque.
Sulla collina della Castagnola, occupata da un parco, possiamo ammirare il piccolo oratorio romanico di San Remigio, monumento nazionale che risale alla prima metà dell’XI secolo, con all’interno interessanti affreschi. Sulla stessa altura si trova la Villa San Remigio, bella costruzione in stile barocco-napoletano, sede di uffici pubblici e residenza di rappresentanza per la Regione Piemonte e per la Provincia.
L’attrazione più importante di Verbania sono certamente i Giardini botanici di Villa Taranto. Sono famosi per la bellezza del paesaggio ricreato e per le centinaia di piante di ogni tipo messe a dimora tra il 1931 e il 1936 dal proprietario, il capitano scozzese Neil MacEacharn, creando una delle più ricche collezioni europee di specie esotiche.
Nei circa 20 ettari di superficie e nelle serre si possono ammirare eucalipti, fiori di loto, magnolie, ninfee, rare piante tropicali, accanto a castagni, betulle e tulipani, paulonie, azalee, ortensie e grandi faggi. Il tutto inserito in giardini all’inglese scanditi da viali, terrazze e fontane che in primavera offrono il meraviglioso spettacolo della fioritura.
Nel passaggio tra Pallanza e Intra, appena prima del ponte sul torrente San Bernardino, una nuova e particolare costruzione connota il panorama verso il lago. Il Centro Eventi Multifunzionale “il Maggiore” appare a prima vista come un gruppo di grigie mongolfiere, ma a guardar meglio non si può fare a meno di apprezzarne le linee audaci e modernissime che ricordano altri esempi creati nel mondo dai più grandi architetti.
Qui l’archistar è il madrileno Salvator Perez Arroyo, a capo di un gruppo che comprendeva anche designer italiani. E’ di fatto un contenitore di eventi e manifestazioni pensato come una grande scultura. Ha stimolato molte discussioni, ma certamente è destinato a diventare uno dei “biglietti da visita” del Verbano. Comprende una grande arena all’aperto, dove si svolgono spettacoli che godono del suggestivo fondale del lago e delle montagne.
Mentre lo specchio d’acqua, per sua natura, offre riposo e tranquillità ai turisti, grazie ai giardini e alle belle residenze, il retroterra di Verbania è il luogo dell’avventura per chi preferisce le forti emozioni. Qui si trova il Parco Nazionale Val Grande, un territorio montano di 12.000 ettari dove la natura presenta il suo aspetto più selvaggio e primitivo. Istituito nel 1978, propone impegnativi itinerari di trekking e data la natura del parco è vivamente consigliata la presenza delle guide e degli accompagnatori naturalistici abilitati.
Sono stati inoltre realizzati dei Sentieri Natura su percorsi facilmente accessibili e privi di grandi difficoltà, adatti a chi vuole immergersi in natura con spirito attento e curioso. Su questi percorsi si trovano pannelli illustrativi che descrivono le caratteristiche dell’ambiente.